Va premesso che, per ottenere un buon risultato, è determinate che l'abitazione disponga di un appropriato isolamento, necessiti di poca energia per essere riscaldata e non abbia eccessive dispersioni di calore.
Potendo fruire di locali con queste caratteristiche, a basso consumo energetico, va da se che sono sufficienti pochi suggerimenti.
Considerando che con il sistema di riscaldamento ad irraggiamento, per ottenere il giusto grado di comfort, non è determinante portare tutti i volumi delle stanze alla stessa temperatura, sarà conveniente collocare l'elemento riscaldante nella zona più centrale possibile della stanza in modo tale che il calore diffuso dal rivestimento si distribuisca in maniera omogenea.
Non potendo sistemare la stufa in questa posizione ma dovendola addossare ad una delle pareti, preferibilmente a un tramezzo interno piuttosto che a un muro esterno, sarebbe opportuno dotare la sezione della parete stessa di uno specchio e, se fosse possibile, interporre un leggero strato di materiale isolante. In questo modo, le onde di calore emesse dalla pietra, o dalla ceramica, non andrebbero cedute inutilmente alla parete stessa, e poi disperse per effetto dei ponti termici, ma verrebbero riflesse e rimandate all'interno della stanza.
Questo accorgimento può essere applicato anche per l'utilizzo di modelli a legna OTA e CIR.
Quanto consumano le stufe elettriche?
Come ben si sa, tutte le stufe rilasciano nell’ambiente la stessa energia che hanno assorbito.
La potenza dei nostri modelli è di 600, 1200 e 1800 Watt e possono essere utilizzate a metà potenza, 300, 600 e 900Watt. Dispongono anche di un termostato regolabile per impostare la temperatura media al rivestimento. La potenza della stufa indicata nella scheda tecnica è in pratica la massima che la stufa assorbe quando è accesa e a pieno regime. Accendendo solo uno dei due interruttori la potenza assorbita sarà dimezzata.
Comunque, il conteggio è molto semplice; per calcolare il consumo della stufa dobbiamo solo moltiplicare la potenza utilizzata per il tempo che rimane accesa.
Ad esempio, se accendiamo la stufa più grande da 1800 Watt a metà potenza 900 Watt e la teniamo accesa per 5 ore, questa avrà consumato 900 x 5 = 4500 Wh, ossia 4,5 kWh da moltiplicare per il costo del kWh.
Come risparmiare sulla bolletta di energia con una stufa elettrica?
Come già anticipato, è sempre bene ricordare che maggiori sono le dispersioni della casa (classe energetica bassa), e più alti saranno i consumi. Fermo restando che, se la nostra abitazione non disponesse di un idoneo “fabbisogno termico”, sarebbe bene provvedere alla realizzazione di un adeguato isolamento; una scelta di questo tipo va non solo a favore del risparmio ma anche alla salvaguardia dell’ambiente.
Di conseguenza, è importante capire quale modello è più idoneo e imparare come utilizzare la stufa, sapere se serve saltuariamente o se va tenuta accesa continuamente nel locale da riscaldare.
Altro accorgimento, come fanno gran parte dei nostri fruitori, onde evitare eccessivi assorbimenti di corrente, conviene utilizzarla a metà potenza; in questo modo è possibile mantenere accesa sia la stufa che altri elettrodomestici. Sarebbe utile anche abituarsi ad impostare il termostato e non lasciarlo posizionato sempre al massimo; sarebbe anche possibile accoppiarlo ad un temporizzatore o, ancora meglio, a una presa intelligente idonea per programmare l’accensione e lo spegnimento della stessa evitando inutili sprechi.
Un'altra soluzione per risparmiare sulla bolletta, è scegliere una tariffa con un prezzo conveniente.